BLUES


Fantastic Negrito – (Foto di Nael Manuela Simonetti)


Fantastic! Una celebrazione da annotare negli annali

14° #MOJOFEST – Secondo appuntamento: “Chains”

di Angelo D’Elia

LIVE REPORT – Mettiamolo subito in chiaro, assistere ad esibizioni come questa è un privilegio, qualcosa da annotare negli annali e ciò vale indistintamente per chiunque, perché la black music fa parte, ormai, del bagaglio culturale di tutti e pochi ne hanno una visione così fulgida e totalizzante come il signor Xavier Amin Dphrepaulezz, in arte Fantastic Negrito.

Impossibile non farsi trascinare totalmente da quella che è stata una vera e propria celebrazione, una messa pagana officiata da questo strano e allampanato personaggio, che sa ipnotizzarti con lo sguardo come uno stregone voodoo, che si muove in maniera convulsa, forse per scacciare il diavolo che ha in corpo, e per indurre noi peccatori a fare altrettanto. La band lo segue in maniera devota, passando dal blues al rythm n’blues, dal funk al soul, Negrito canta e si esprime come un predicatore, ieratico e febbrile, e le sue parole ci parlano di sofferenza, di amori infranti, di vita da strada, di violenza.

E quando i ritmi rallentano e Negrito intona una dolente In The Pines (Oakland), versione riveduta e corretta della celebre Where Did You Sleep Last Night di Leadbelly (sugli omicidi razziali perpetrati nella città di Oakland), non possiamo far altro che chiudere gli occhi, chinare il capo e battere le mani a tempo, mentre una serie di brividi sale lungo la schiena. Fantastic!

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