southern rock
I Gov’t Mule, da sin Matt Abts (batteria), Warren Haynes (voce, chitarra), Danny Louis (chitarra, tastiere), Jorge Carlsson (basso)
21 Maggio – Orion
Gov’t Mule: i nostri primi 20 anni in tour. Anche a Roma.
Un giovane e talentuoso ragazzo di Asheton, North Carolina, se ne sta seduto nella sua camera ad ascoltare per ore ed ore i suoi dischi della Allman Brothers Band, tentando di imitare quelle prodezze chitarristiche, strofinando con veemenza il collo di bottiglia sulla tastiera della sua Les Paul.
Lo ritroviamo qualche anno dopo (1989), ha già all’attivo qualche anno di militanza in piccole band di provincia, la sua tecnica si è fatta più solida, il suo nome inizia a girare, sino ad arrivare alle orecchie di Mr. Gregg Allman in persona, che lo invita ad unirsi alla band. Questa non è la trama di un film di Cameron Crowe, ma si tratta della vita di Warren Haynes, uno dei più grandi chitarristi in circolazione e, che ci crediate o no, questo è solo l’inizio.
Nel 1995 il nostro Warren è ormai un artista affermato, tra le fila dell’Allman ha incontrato due compagni di strada che condividono in pieno la sua passione per la libera improvvisazione (leggi jam): il batterista Matt Abts e il fenomenale bassista Allen Woody, corpulento e baffuto come un John Paul Jones d’epoca, matto come John Entwistle. È qui che ha inizio l’epopea dei Gov’t Mule (Government Mule), un lungo viaggio che ha in sé tutti i caratteri della mitologia del rock, fatta di successo, tour mastodontici ed interminabili, tragedia e morte (ved. box).
Il loro è un approccio alla musica totalmente libero, certo, con le basi ben piantate tra il fango del Mississippi e le acque cristalline di Muscle Shoals, ma capace di cavalcare libero tra il blues, il funky ed il jazz: una visione ‘cosmica’ della materia, avremmo detto in tempi più felici ed innocenti di questi.
Oggi, 2015, i Gov’t Mule festeggiano i 20 anni di attività (10 album in studio, 6 dal vivo) con un maestoso tour mondiale che toccherà anche la nostra capitale. Il 21 maggio porteranno il loro 20 Years Strong Tour all’Orion di Roma (Ciampino): un evento che, soprattutto se vi ritenete appassionati di quel miscuglio di feedback e sudore che va sotto il nome di Rock n’ Roll, non potete davvero disertare. (Angelo D’Elia)
Dalla tragedia alla gloria, senza limiti
La storia del Rock, da sempre, ama flirtare con la tragedia, ed i Gov’t Mule, purtroppo, non fanno eccezione.
Il 26 Agosto del 2000, Allen Woody lascia definitivamente questa terra, dopo una notte di ‘bisboccia’ di troppo, sacrificato sull’altare della Musica del Diavolo, come tanti (troppi) prima di lui. Il colpo è durissimo, quasi fatale, ma i Nostri risalgono in sella e chiamano uno stuolo di artisti per tributare un amico, ma soprattutto un musicista fenomenale: The Deep End (2001) è un vero successo e, da allora, il Mulo non smette più di cavalcare, bestia indomabile sul cui solido dorso sono davvero in tanti a volersi fare un giro. Nel corso degli anni Haynes e soci inanellano una serie impressionante di collaborazioni (Phil Lesh, Ben Harper, John Scofield, Black Crowes, Steve Winwood, solo per fare qualche nome dell’interminabile lista), ed i loro concerti diventano dei veri e propri happening, in cui artisti di ogni genere si avvicendano sul palco per dare vita ad enormi jam senza limite alla sperimentazione.