FUNK / ROCK
Funkin’ Donuts
L’eterno ritorno del Funk
di Federico Ciampi
RECENSIONE – Quanto può essere innovativo, nell’anno 2018, un genere come il funk, ostinato com’è nel riproporre un unico, meraviglioso canovaccio basato su ossessivi giri di ‘slap’ di basso? La risposta è: moltissimo. Lo sanno bene i Funkin’ Donuts, band romana che lo scorso 7 aprile ha dato alle stampe il suo secondo lavoro, dal titolo quanto mai programmatico: Neverending Funk.
Il contenuto del disco è perfettamente in linea con quanto ci si potrebbe aspettare, ma c’è molto di più, ed è qui che entra il grande potere del funk: è in grado di contaminarsi con qualsiasi altro genere, rock e rap su tutti, e da qui la necessità di una risposta così tranchant alla domanda retorica in apertura. Ogni brano suona godibilissimo, fresco e mai stancante. La qualità media è alta, ma vi sono dei picchi che rendono questo disco davvero un ottimo lavoro.
In particolare, su tutti emerge Solitario, piccolo promemoria sulla provenienza della band ed unico brano dell’intero lavoro cantato in italiano, con la collaborazione del rapper Peggio. Degni di menzione sono anche i brani che giocano maggiormente con il rock, come Rise So Low o la conclusiva Roy The Gravedigger, che nelle sue variazioni (l’inizio potrebbe ingannevolmente ricordare un po’ i Doobie Brothers) riassume un lavoro davvero molto buono, in grado di invogliare l’ascoltatore a rimettere il disco su piatto, ancora e ancora; a riprova del fatto che c’è sempre bisogno di un ‘funk senza fine’.
Può sembrare un paradosso, ma in effetti la potenza di un genere di per sé così conservatore, legato a motivi ciclici quanto accattivanti, è perfettamente uno specchio dei tempi moderni, in cui il coraggio di osare anche solo per banale provocazione sembra essere sospeso in un’imbarazzata criostasi, bloccato da una preoccupante carenza di idee. Bene, allora, guardarsi indietro con questa ottima qualità e conoscenza della materia funk: date una possibilità a questi ragazzi, ne vale davvero la pena. Dopotutto, si tratta di una band che distribuisce ciambelle alla presentazione degli album: cosa potrebbe andare storto?
Funkin’ Donuts – Neverending Funk
(Autoprodotto, 2018)