jazz rock

James Senese

James Senese / Napoli Centrale

26 Giugno – Roma Incontra il Mondo (Villa Ada)
40 anni di contaminazione pura. E vedere a che punto si è

La stazione di Napoli Centrale è il principale snodo ferroviario della capitale partenopea: un luogo in cui, ogni giorno, migliaia di facce, corpi, lingue e culture s’incontrano e si mescolano in un unico grande calderone. Risulta facile, quindi, capire perché James Senese abbia voluto dare proprio questo nome alla sua creatura. Figlio della guerra, nato a Milano ma cresciuto nel ventre multietnico di Napoli, Senese è sempre stato geneticamente predisposto alla fusione tra culture ed influenze.

La musica dei Napoli Centrale racchiudeva in sé quest’attitudine, gettando un ponte che dagli Stati Uniti di Miles Davis e John Coltrane passava per il Sud Italia e le sue storie, per proseguire verso l’Africa e l’afrobeat di Fela Kuti. Mentre, infatti, la maggior parte delle formazioni contemporanee (parliamo della metà degli anni ’70, epoca d’oro per la musica italiana) guardavano alla Gran Bretagna e agli scenari fiabeschi del progressive come primaria fonte d’ispirazione, Senese e soci rimanevano ben più ancorati alla realtà.

In Napoli Centrale, folgorante esordio del ’75, le caratteristiche del sound della band venivano ben delineate. Il sax tenore di James Senese si lanciava in scorribande che s’immettevano nella scia di sonorità già esplorate dal Miles Davis più elettrico e sperimentale di Bitches Brew e On The Corner, o dalla fusion proposta dai Weather Report, slittando con gusto nei territori del rock e del funk più nero. A dare un sapore particolare al tutto, il cantato di Senese, completamente slegato da qualsiasi forma armonica, raccontava storie di povertà, lavoro e migrazione, in un napoletano stretto che si sposava perfettamente con l’approccio free del tutto.

I semi della sperimentazione germogliarono del tutto in Mattanza, secondo album che godeva di una produzione scintillante (Bobby Solo in cabina di regia), e nel quale il cantato veniva in gran parte messo da parte in favore di strumentali in cui le melodie classiche della tradizione partenopea ed i viaggi cosmici dell’ultimo Coltrane trovavano modo di coesistere. Per Qualcosa ca nu’more, ultimo album degno di nota datato ’78, si avvalsero della collaborazione di un giovanissimo Pino Daniele al basso.

Il 26 Giugno, nella splendida cornice del laghetto di Villa Ada, nell’ambito della manifestazione Roma Incontra il Mondo, James Senese e i suoi Napoli Centrale porteranno sul palco 40 anni di esperienza, sempre all’insegna della contaminazione più pura. (Angelo D’Elia)

Pin It on Pinterest

Share This