Guitar Hero
Joe Satriani
07 ottobre – Auditorium Parco della Musica
I suoni della chitarra elettrica coniugata in ogni sua voce
Roma, 7 Ottobre 2015 – Parco della Musica, è la data che avete memorizzato in agenda, pronti ad emozionarvi con il magnetismo di Joe Satriani.
Provando a parafrasare i titoli dei suoi album, potremmo dire: eleganza del tocco espressa in fraseggi non di questa terra, che sognanti fluttuano nello spazio, Surfano con un alieno, si imbattono in sogni blue, attraversano pianeti di cristallo, si infuriano, estremi, fanno guerra e poi si ricostruiscono con l’abilità del più romantico fra gli ingegneri della creazione… così, innamorati nello spazio, ti trascinano con il vigore dell’onda shoccante di una Supernova.
Chitarrista statunitense di origini italiane, guida saggia nonché, insegnante di numerosi colleghi ormai di fama, quali Steve Vai, Kirk Hammett, Andy Timmons, per citarne qualcuno, Joe Satriani rientra nella categoria di Guitar Hero, cioè dei virtuosi dello strumento: a farla da padrone sono appunto i suoni della chitarra elettrica coniugata in ogni sua voce.
Chitarrista dalla spiccata espressività, Satriani non è il solito guitar hero che mostra le sue abilità esecutive, esclusivamente mostrandoci svisate di note che veloci scorrono lungo la tastiera sciogliendosi come burro al sole. Satriani ha anche grandi doti di slow hand e di chitarrista di gusto che lascia trasognato l’ascoltatore. La sua chitarra sembra quasi descrivere una melodia cantata, che non fa percepire l’assenza di voce nella sua musica; così, doti da shredder fra i più abili, si coniugano perfettamente con melodie più lente, ariose e sognatrici, che sembrano cullarti in un oblio di suoni che lascia estasiati.
Shockwave 2015, il nome del tour europeo che ad ottobre toccherà l’Italia in 4 date; a Roma ricordiamo il prossimo 7 ottobre presso l’Auditorium; ad accompagnarlo, Mike Keneally – tastiere/chitarra, Bryan Beller – basso e Marco Minnemann – batteria, per un artista che dall’86 a oggi ha regalato emozioni variegate con ben 15 album di puro brodo primordiale. (Antonio Perruggino)
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