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Watermelon Slim e Angelo D’Elia – (Foto di Giulio Mautone)
Metti un pomeriggio con un bluesman vero…
In collaborazione con Mojo Station Blues Festival
di Pietro Doto
INTERVISTA – “Il cielo si fa sempre più cupo, i tuoni rimbombano in lontananza. Slim guarda in alto e cerca di scacciare le nuvole cariche d’acqua (è in grado di farlo, lo ha già fatto molte altre volte). Questa volta non ce la fa e allora decide di scagliare la sua magia verso di noi. La pioggia cade a raffica, penetra nelle ossa, eppure non possiamo fare a meno di stringerci attorno a questa strana figura, magra e allampanata, un Don Chisciotte che non smetterà mai di crederci (è questa la sua forza), che si erge di fronte a noi come un gigante. Totalmente ipnotizzati dal suo slide, imprevedibile, assurdo e per ciò meraviglioso, e dalla sua voce cavernosa e carica di fango e whiskey, che s’intona al rombo del tuono che si avvicina sempre di più”.
Con il concerto del 16 luglio al Monk per il IV° MojoFest, di cui avete appena letto le impressioni a firma del nostro Angelo D’Elia, presente al fattaccio, il Mojo Station Blues Festival ci ha dato l’occasione giusta per incontrare Watermelon Slim.
Qualche giorno prima dell’esibizione, in quel del Pork ‘n’ Roll, lo stesso D’Elia ha avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con il bluesman americano: il filmato che segue ne è la testimonianza. Watermelon Slim è un personaggio carismatico capace di rendere ogni fotogramma una ‘puntata a parte’. Da pelle d’oca.
LESTER ringrazia sentitamente Gianluca Diana e Mojo Station – Il Blues e le Sue Culture, Giulio Mautone, Fabio Seri, Massimo Bevilacqua e, dulcis in fundo, Valentino Roccia per la cortese disponibilità del Pork’n’Roll
Foto di Giulio Mautone