suburban rock

linea_77_articolo

I Linea 77 sono, oggi, da sin: Maggio (basso), Dade (voce), Tozzo (batteria), Chinaski (chitarra), Paolo (chitarra), Nitto (voce).

17 Aprile – Orion

Un nuovo album dei Linea 77 porta sempre con sé 2 ottime notizie, perché alla buona novella di materiale inedito, si aggiunge l’attesa per un nuovo tour alle porte, più che giustificata quando si parla del gruppo torinese. I ragazzi macinano km da una vita, sulla tenuta live non c’è da aver dubbi e se ne potrà avere presto conferma venerdì 17 all’Orion.

Spesso si sente dire che un album è lo specchio delle sensazioni di artisti in quel dato istante, Oh! (pubblicato il 17 febbraio – per INRI) è un ottimo esempio dello stato d’animo dei nostri, e musicalmente e liricamente. Ciò stabilito, per l’occasione esageriamo e concediamo loro l’onore di autodefinirsi come Suburban Rock. Con una riserva da sciogliere: del Nu/Alternative/Funk/Punk/Metal (…), non è rimasto nulla?

L’ardore di questa release ci ricorda che, concettualmente, per hardcore una volta si intendeva qualcosa di diverso da oggi, si identificava tanto nel connubio fra punk e ‘impegno sociale’, ecco, da questo punto di vista i Linea 77 riescono in un vecchio intento. La cadenza rap offre una veste moderna ma anche coerente con l’offensiva punk, matrice, e un approccio lirico immediato, fra denuncia e disillusione (in ciò esemplare L’involuzione della Specie). A ben vedere, questi sono ingredienti tipici del gruppo: loro parlano di un ritorno alle origini, così i conti tornano (e l’autostima del sottoscritto si gonfia). In effetti, il nuovo è un lavoro di sottrazione rispetto al passato recente; verrebbe da chiedersi perché va tanto di moda la sottrazione (in ambito musicale e non), ma si tratta di un quesito alieno a questa sede.

Pertinente, invece, è il fatto che a quasi 5 anni dall’ultimo, per chi scrive stupendo 10 (2010), i Linea rappresentano ancora un esempio di come il cantato in lingua madre non sia affatto una palude, ma una risorsa in più, fertile nella sua unicità e feconda, perché no, anche in contesti più ampi delle ‘patrie galere’, soprattutto quando procacciatrice di armonie inconsuete o estranee al giro mainstream. (Pietro Doto)

 

DISCOGRAFIA

1998Too Much Happiness Makes Kids Paranoid
2001Ketchup Suicide
2003Numb
2005Available for Propaganda
2008Horror Vacui
201010
2015Oh!

Pin It on Pinterest

Share This