ROCK


Garbage – (Foto di Nael Manuela Simonetti)


Emergenza Garbage

di Angelo D’Elia

LIVE REPORT “When i grow up”, cantava Shirley Manson ormai ben ventuno anni fa. Possiamo affermare con certezza che sì, è cresciuta, ma il tempo con lei è stato estremamente clemente. Porta con sé tutto il suo carisma ed il suo pericoloso fascino – il tutto avvolto in un enorme vestito giallo pastello – sul palco del laghetto di Villa Ada.
La platea non è tra le più nutrite, segno che forse queste creature provenienti dagli anni ’90 sono ormai ad esclusivo beneficio di noi nostalgici. Un vero peccato, perché avrebbero ancora tantissimo da insegnare su come si padroneggia il palcoscenico.

Il vecchio Butch Vig sa perfettamente come rendere le chitarre potenti e allo stesso tempo accattivanti (era lui la mente dietro Nevermind dei Nirvana), e si diverte un mondo a dirigere il tutto, alternandosi tra chitarra e tastiera, spingendo la band in arrangiamenti più marcatamente rock, rispetto alle versioni su disco. La Manson si strugge, attraversa il proscenio a grandi falcate, guarda la platea dritto negli occhi: ipnotizza.

Momenti da ricordare: la doppietta I Think I’m Paranoid/Push It, che ci riporta con un calcio agli infuocati giorni dell’adolescenza, e Bleed Like Me, ballad oscura, dolente, intensa, meravigliosa.

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