ROCK / PSICHEDELIA
Giuda – (Foto di Giovanni Marotta)
Roma Liberata, il Rock Risponde!
di Angelo D’Elia
LIVE REPORT – “La fantasia al potere!”, si diceva in un ormai remoto passato. Fantasia intesa come rottura con ogni convenzione, con qualsiasi cosa possa risultare conveniente o facilmente assimilabile al pensiero comune: i The Winstons fanno di questo approccio una ragione di vita. Provengono da un’altra dimensione i fratelli Rob, Enro e Linon Wiston, e si materializzano sul palco di Villa Ada con le sembianze di Enrico Gabrielli, Roberto Dellera e Lino Gitto. Una dimensione in cui Gong e Soft Machine sono ancora in cima alle classifiche. Tra bordate di Hammond e Fender Rhodes, schegge impazzite di free jazz, celestiali armonie vocali e dilatazioni acide, i Winstons ci concedono una sbirciata attraverso le porte della percezione, che si richiudono alle loro spalle quando abbandonano (troppo presto!) il palco. A noialtri, purtroppo, tocca rimanere su questo piano astrale.
Atmosfere ben più terrestri (e terrigne) ci propongono invece i Giuda, con il loro energico e classico hard rock. Materiale, a quanto pare, ben più ‘digeribile’ per la platea sottostante, che si fa trascinare senza troppi complimenti dai riff immediati e dall’atteggiamento sfrontato della band. Le chitarre abbondano, l’atmosfera è festaiola, insomma, funzionano. Se borchie e motociclette sono un punto fisso del vostro immaginario, e la vostra playlist mattutina è a tutta a base di AC/DC ed Aerosmith, i Giuda sono il gruppo che fa per voi.
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