HEAVY METAL
Helligators – (Foto di Giovanni Marotta)
Fuoco & Fiamme
di Pietro Doto
LIVE REPORT – Fuoco e fiamme all’Orion per il battesimo sacro di Hell III, il nuovo disco dei nostri Helligators. Il palco importante e ambizioso non condiziona i ‘ragazzi’, che prendono il toro per le corna e vivono l’appuntamento per quello che è: prima di tutto una festa. Senza per questo aspettarsi ammiccamenti hair metal, no, rimaniamo al cospetto di una macchina possente, ancor di più dopo il suddetto Hell, che ha lasciato indietro un po’ di sferragliante rock n’ roll per fare spazio ad una ‘pugna’ prettamente metal.
Al di là dei gusti, è troppo presto per dire se e quanto le nuove canzoni si confermeranno all’altezza dei succulenti predecessori. Nel frattempo, il muro del suono è stato all’altezza della capacità sonica della location e delle promesse e Pedal to the Metal basta e avanza a spazzare via gran parte dei dubbi ammissibili. Oddio, se poi siete di quelli che ne hanno al massimo due nella vita, anche stavolta, beati voi e la vostra pastafrolla.
Sorpresa della serata, i Terra, in apertura. Roma, che bello, ancora una volta. Solo un maligno negherebbe che il gruppo sia come minimo interessante. Proposta non facile, perciò altrettanto affascinante, tanto più se realizzata con criterio (il cuore è d’obbligo, non lo contiamo). Atmosfera, immedesimazione, pluralità di proposte artistiche – persino danza -, con la musica sempre al centro. Tribalismo, ambient e metal nelle asperità. Molto interessante.