POST ROCK


Massimo Volume – (Foto di Nael Manuela Simonetti)


Sale il muro del suono

di Giovanni Marotta

LIVE REPORT Fa tappa a Villa Ada il terzo episodio del minitour estivo condiviso da Massimo Volume e Giardini di Mirò.

I primi a salire sul palco sono gli emiliani, con il loro inconfondibile post-rock, e subito ci si immerge nelle atmosfere eteree tratteggiate con eleganza dal violino di Emanuele Reverberi, preludio a crescendo strumentali in cui il muro del suono sale notevolmente, sulla spinta di ritmiche incalzanti e incursioni elettriche.

Cambio palco: è la volta dei Massimo Volume. Emidio Clementi declama i suoi versi eleganti, con picchi poetici, ma sempre schietti ed immediati come prosa spicciola. Il suo basso è ipnotico. Vittoria Burattini a tratti picchia e a tratti accarezza la sua batteria, senza mai perdere un colpo; l’apporto delle chitarre di Egle Sommacal e Sara Ardizzoni, che spicca per presenza scenica, evocano suggestioni carezzevoli o elargiscono rasoiate laceranti: parti di un tutto che colpisce per compattezza ed equilibrio.

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