ROCK/BLUES
North Mississippi All Stars – (Foto di Giovanni Marotta)
We’re still Up and Rolling
di Angelo D’Elia
LIVE REPORT – Essere figli d’arte è un compito ingrato, devastante, a meno che non si decida di raccogliere il fardello con orgoglio, passione e gran serenità. Guardandoli sul palco, sembra proprio che James e Cody abbiano imparato a dovere la lezione impartita dal compianto Jim Dickinson, alias Captain Memphis, sessionman tra i più richiesti a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 (Bob Dylan, Rolling Stones, e la lista potrebbe andare avanti per pagine intere) e produttore tra i più innovativi della storia del Rock.
Ormai è difficile trovare in giro una band che abbia il piacere ed il coraggio di stupirti su un palcoscenico, di improvvisare, di farsi trasportare dal momento e lanciarsi in lunghe ed infuocate jam. I North Mississippi All Stars ci forniscono tutto ciò, a palate, e ci godono maledettamente nel farlo. Musica che attacca la spina direttamente alle radici del rock e del blues, proveniente da un luogo dove Allman Brothers e Grateful Dead sono ancora punti di riferimento imprescindibili. Musica per dinosauri, potrebbe dire qualcuno. Musica senza tempo, vitale ed incandescente, dico io.
Non si può non rimanere travolti dall’energia profusa dai fratelli Dickinson, dalla chitarra di Luther, potente, ficcante, groovy, mai incline allo sterile solipsismo. Menzione speciale per Cody, fratello minore che si è letteralmente scatenato: se riesci a tirare fuori della psichedelia da un assolo di washboard, avrai eternamente il mio rispetto incondizionato.
Piccola dolente nota a margine: questa è gente che a casa propria riempie le arene. Se voi, o popolo del rock, non riuscite a dare una platea adeguatamente folta ad eventi del genere, vuol dire che gli immani sforzi dei ragazzi di Mojo Station, semplicemente, non ve li meritate.