thrash metal

Machine Head

Machine Head

30 Settembre – Orion
Serata di Gala Metal: cravatta e collare d’obbligo

C’è una band che, insieme a Slayer, Metallica e Pantera, ormai da più di 20 anni occupa, a pieno titolo, un posto di tutto rispetto in ambito metal mainstream, nell’olimpo dei grandi nomi del genere: i Machine Head. Il Quartetto statunitense di Okland, sarà in Italia con 4 date, la prima di queste, il 30 settembre, presso l’Orion a Roma. I Machine Head in tour promozionale di loro stessi annunciano Evening with Machine Head, uno spettacolo di 2 ore e mezza che ripercorrerà le fasi della carriera della band attraverso i brani che li resero celebri.

Il gruppo capeggiato dal chitarrista e cantante Robb Flynn, fece ingresso nella scena metal nel 1994 con Burn My Eyes, un album dalla violenza inaudita, mix trascinante di thrash metal e hardcore old school mai sentito sin ad allora. Da quel momento in poi la band sarà nell’occhio del ciclone per via delle scelte stilistiche prese negli album successivi, precisamente dal terzo The Burning Red (1999).

I Machine Head, furono aspramente criticati, perché le loro sonorità sembravano essersi spostate verso quella tendenza nu metal, che stava impazzando in quel periodo e che allontanava la band da quel groove metal aggressivo e violento degli esordi. D’altronde, in quel periodo anche band da nomi altisonanti come Metallica sembrava stessero percorrendo lo stesso linea artistica. In quegli anni ci fu un attimo di panico tra i puristi del genere, sembrava che la maggior parte dei grandi nomi del metal fossero ‘rincoglioniti’ e che il mercato delle major stesse dettando le nuove regole del gusto.

I Machine Head ad oggi sono comunque riusciti a mantenere una certa coerenza musicale, grazie anche ad una decisa ripresa delle proprie origini. Robb Flynn da artista di elevata caratura è riuscito a far digerire, anche se con qualche difficoltà, la sua componente melodica ai fan del thrash metal, abituati sino ad allora solo a ritmiche serrate e parti vocali ruggenti. Senza alcun dubbio la serata del 30 settembre sarà un evento che non lascerà delusi i fan del genere che apprezzeranno in più di 2 ore e mezza di concerto anche la parti più melodiche, se non altro, per riprendersi da i mosh selvaggi che la band scatenerà a suon di ‘Davidian’(Antonio Perruggino)

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