ALTERNATIVE ROCK

marlene kuntz

Marlene Kuntz

29 luglio – Villa Ada
Dopo oltre 20 anni, i vecchi tempi non sono finiti

Un leggero arpeggio di chitarra e i primi feedback distorti in sottofondo, poi entrano poche note di basso, percussive e dirette, mentre il crescendo martellante delle pelli porta il brano verso la sua esplosione. Al microfono un giovane Cristiano Godano avverte urlando: “Al cranio, carino, fai attenzione al cranio…”. Bastano i pochi secondi dell’incipit e la strada è tracciata. Il brano in questione è la celebre MK, canzone d’apertura del disco d’esordio ufficiale dei Marlene Kuntz, una delle band destinate a segnare il rock alternativo italiano degli anni ‘90. L’album si chiama Catartica, anno di grazia 1994. Accanto alla citata Mk prende posto una scaletta da togliere il fiato, capace com’è di alternare un noise duro dalle liriche graffianti (Festa mesta, Sonica, Giù giù giù, per citarne alcune) a repentine incursioni in atmosfere più dimesse e sognanti (Nuotando nell’aria, Lieve, quest’ultima riproposta presto dal vivo dagli indimenticati e complici CSI).

Lo scorso anno, insieme all’uscita dell’EP di inediti d’epoca intitolato Pansonica e in occasione del ventennale di Catartica, la band piemontese ha ripreso in mano l’intera scaletta di quel fulminante esordio per riproporla in giro sui palchi della penisola, verificando di persona quanto la forza di quei brani sia rimasta intatta non solo per chi allora c’era e ne ha seguito passo dopo passo le evoluzioni, ma anche per quegli ascoltatori più giovani che nel tempo si sono abbeverati alla fonte dei Marlene Kuntz. Sul palco, un’energia che non fa rimpiangere i soliti ‘bei vecchi tempi’, complice una lineup rimasta per 3/4 invariata da allora e che annovera, accanto a Godano, Riccardo Tesio alle chitarre e Luca Bergia dietro i tamburi.

Dopo il successo del tour invernale, una parentesi più raccolta di concerti in teatro e le prime voci di nuovi brani pronti a dare vita a una nuova uscita discografica, i Marlene tornano a girare l’Italia con altre date (tra cui quella del 29 luglio a Roma nella splendida cornice di Villa Ada) dedicate a celebrare quella che oltre a essere la loro storia, ormai più che ventennale, si innalza a rappresentare – un po’ nostalgicamente – anche il nostro modo di guardare al rock, qui dallo stivale. (Marco Pacella)

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