Indie Rock

Martingala

Martingala

28 Maggio – Traffic
L’incasso della serata sarà devoluto al Circolo Dal Verme

La nostra capitale sta vivendo un momento di degrado ed oscurantismo. Quando la cultura viene bandita e messa fuori legge da istituzioni cieche e corrotte, vuol dire che il 1984 di Orwelliana memoria non è poi così lontano. Anzi, lo stiamo effettivamente vivendo senza neanche accorgercene. Bisogna rimanere svegli, vigili, e reagire. Eventi come quello che si svolgerà al Traffic sabato 28 maggio, sono importanti proprio per questo: per non far passare sotto silenzio lo sfacelo di politiche sociali ignoranti e suicide. L’incasso della serata sarà devoluto al Circolo Dal Verme, ingiustamente chiuso (come tante altre realtà) “nell’ottica di un doveroso soddisfacimento delle esigenze di tutela sociale (…) e con finalità dissuasive nei confronti della frequentazione delinquenziale”.

Allora, in questo caso, siamo tutti delinquenti.

Ad avvicendarsi sul palco, 3 grandi band della scena romana. Ad iniziare dai Martingala, formazione che noi (e voi) di Lester conosciamo ormai molto bene. Il loro disco d’esordio Realismo Magico Mediterraneo è girato parecchio nei nostri lettori e a distanza di qualche mese dalla sua pubblicazione non ha perso un briciolo del suo smalto, con la sua vincente miscela di sonorità anni ’70 ed ’80, melodie accattivanti e testi che affrontano il quotidiano attraverso una lente onirica e deformante. Sonorità che la band, dal vivo, ripropone in chiave decisamente più fisica e d’impatto: da non perdere.

Seguiranno i Metibla, formazione con due apprezzati dischi all’attivo, caratterizzati da un sound ricercato ed eclettico. Numerose le influenze rintracciabili, tra assalti al fulmicotone in puro stile hardcore e melodie d’inaspettata orecchiabilità pop, cariche di quella sghemba e decadente malinconia di cui i Velvet Underground sono considerati i padri putativi.

Concluderanno gli Eva Braun, che presenteranno dal vivo il loro ultimo album Dopo il diluvio, pubblicato ad aprile per la Exit Records. Un lavoro in cui vizi e mediocrità dell’animo umano vengono esplorati sulla base di chitarre sature e lancinanti, di pura matrice shoegaze, alternate a sospensioni ‘elettriche’ che ricordano da vicino gli Spiritualized. Un sound che sembra uscire da un bunker sotterraneo, la colonna sonora di un’apocalisse posta atomica, che ben rende l’atmosfera che si respira a Roma in questi giorni.

Lester ovviamente ci sarà, vi consigliamo fare altrettanto. In questi tempi, nel suo piccolo, anche soltanto presenziare ad eventi del genere è una presa di posizione. (Angelo D’Elia)

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