Martingala: Realismo Magico Mediterraneo

DREAM BLUES / INDIE

Martingala

RELEASE PARTY: 06 Febbraio – Defrag
Il disco giusto, al momento giusto

Ci sono volte, casi estremamente rari, in cui ti ritrovi un disco tra le mani, lo inserisci, cominci ad ascoltarlo assaporandone i suoni, gli arrangiamenti, le atmosfere ed improvvisamente, come in un’epifania, giungi ad una conclusione tanto istintiva quanto sensata: questo è il disco giusto al momento giusto!

E’ proprio questa la sensazione che si ha ascoltando Realismo Magico Mediterraneo, primo LP dei Martingala, nati come progetto solista di Davide Rinaldi, che abbandona le cupe atmosfere dark new wave dei Redrum e le asperità noise dei Cafè Noir (ne quali ha militato in veste di batterista) per proporci insieme ai compagni di sempre Alessandro Casponi (Basso) e Emanuele Zucchini (Batteria), un lavoro dai toni decisamente più soffici e sognanti.

Piccoli ed intimi sprazzi di quotidianità inquadrati da una lente onirica e deformante traspaiono dalle liriche di Rinaldi, incastonate in strutture melodiche che rievocano molteplici influenze: dal rock anni ’60 e ’70 al pop più colto, passando per la new wave. Riuscendo però a mantenere un equilibrio tra le parti che rende il tutto fresco ed originale ed ogni ascolto ricco di nuove sfumature.

Si prenda ad esempio Primavera stanca: inizio lento e rilassato (che ricorda i migliori Bluvertigo), improvvisamente compare un synth che ricama armonie sognanti e che conduce il pezzo verso una coda all’insegna della psichedelia. Questa armonia tra le parti è frutto di accurato lavoro di gruppo sugli arrangiamenti, che puntano su piccole coloriture che s’insinuano sottopelle, un ascolto dopo l’altro: uno schiocco di dita, un fischio, un lieve battito di mani possono portare un pezzo in direzioni del tutto inaspettate. Il tutto basato sulla dualità tra il sound delle chitarre – rotondo, classico, quasi blues – che mantengono il contatto con la realtà, e quello delle tastiere che invece danno sfogo ai fantasmi dell’inconscio.

Quello di cui stiamo parlando è un lavoro di assoluta qualità, in grado di soddisfare sia gli ascoltatori più esperti e ‘stagionati’, che si divertiranno a riconoscere rimandi e sonorità degli ascolti di una vita, che i giovani indie rockers tormentati che gradiranno la dimensione introspettiva dei testi e le soluzioni melodiche accattivanti. Come si diceva: il disco giusto al momento giusto. (Angelo D’Elia)

Realismo Magico Mediterraneo
(2016, Autoprodotto)