Psych Rock

Motorpsyco

Motorpsycho

10 Maggio – Init
Non è mai troppo tardi per (ri)scoprire i Motorpsycho

I Motorpsycho hanno da sempre un rapporto privilegiato con la città di Roma. Numerose, infatti, nel corso degli anni, le esibizioni che hanno toccato la nostra capitale e che hanno lasciato il segno nel cuore e nella mente di una schiera di appassionati sempre più folta ed agguerrita: quando si parla di questa band, ormai si può parlare di un vero e proprio culto. Per i fedeli, ma anche per i non iniziati, il 10 maggio, all’Init, una nuova cerimonia sta per avere inizio.

Tante sono state, nel corso degli anni, le facce di questo prolifico trio norvegese: dal grunge in salsa metal dell’esordio Lobotomizer (1991), i Motorpsycho hanno esplorato ogni tipo di scenario sonoro: dal folk al progressive, dallo space rock alla psichedelia pura in stile sixties (la sconcertante doppietta Let Eat Them Cake del 2000 e It’s A Love Cult del 2002), in una discografia che, tra pubblicazioni ufficiali ed EP, definire immensa sarebbe eufemistico – Timothy’s Monster (1994), il disco da avere -. Il nuovissimo Here Be Monster è il segno eterno di una vitalità mai perduta, di un’altissima qualità raramente delusa.

Sempre aperti alla sperimentazione, Saether e soci non si sono mai posti barriere, non hanno paura di mischiare il metal al free jazz, di espandere i confini della mente in lunghissime ed ipnotiche cavalcate dove ogni certezza viene letteralmente disintegrata da un imponente flusso di elettricità, un vortice devastante, ma mai confusionario, (i ragazzi hanno sempre bene in mente le coordinate del viaggio), e che dal vivo raggiunge il massimo del potenziale in torrenziali esibizioni che superano sempre le due ore di durata.

Quindi, che siate neofiti o dei fedeli, in nostro consiglio è di unirvi alla cerimonia, sarà qualcosa che aprirà le vostre menti perché, si sa, dopo un loro concerto, i Motorpsycho non raccolgono fan, ma creano dei discepoli. (Angelo D’Elia)

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