WORLD MUSIC / FOLK POP

Noa

Noa

09 Novembre – Teatro Brancaccio
Celebrare una lunga carriera e una buona causa

Dopo il successo dell’evento di beneficienza dello scorso anno Noa torna a calcare il palco del Teatro Brancaccio di Roma per raccogliere fondi in favore della Fondazione InSè Onlus e la comunità di Kimbondo: l’intero incasso della serata sarà infatti devoluto al finanziamento di presidi sanitari nella Repubblica Democratica del Congo.

La voce di Achinoam Nini, in arte Noa, non è stata scelta solamente per l’impegno in cause umanitarie che la caratterizza da anni: sebbene l’ultima pubblicazione in studio risalga al 2014 (Love Medicine, che vede anche la collaborazione di Pat Metheny nella veste di autore), la sua carriera live si appresta in questi mesi a compiere i 25 anni di attività. E’ infatti dal 1990 che si esibisce accompagnata dal chitarrista Gil Dor, da allora suo storico collaboratore e direttore musicale, e nonostante quella al Teatro Brancaccio non sia una data di un tour celebrativo, suona come un’ottima occasione di ascoltare l’evoluzione e le molte sfaccettature di un’artista universalmente stimata.

Non è solo per le intersezioni jazz, pop rock e mediorientali che Noa è ancora oggi il nome di punta del ricco genere definito world music, ma anche per l’impegno che mantiene da anni in favore della risoluzione del conflitto israelo-palestinese che la riguarda molto da vicino: nata a Tel Aviv da una famiglia di origine yemenita ma cresciuta nel Bronx fino agli anni dell’adolescenza, ha a lungo ricevuto ispirazione dalle battaglie socio-politiche relative ai luoghi fisici da cui proviene e in cui ha scelto di vivere, tanto da renderla oggi una delle voci a favore della Pace più riconoscibili a livello internazionale.

In Italia naturalmente il primo pezzo che si associa mentalmente al suo nome è Beautiful That Way, il brano musicato da Nicola Piovani per La vita è bella di Roberto Benigni. Come per tutti gli artisti la cui celebrità si deve ad una colonna sonora ben assestata però, il trucco per apprezzare davvero un concerto di Noa sta proprio nel dimenticare quel pezzo e ascoltare invece tutto il resto. (Silvia Protano)

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