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La beata, fresca e spudorata incoscienza dei sedici anni


di di Ilaria Pantusa

Quando i sedici anni sono passati da un po’, quell’età la si idealizza. Non importa quanto dolore si è provato, non importano le lacrime, le delusioni, le paure, quando ci si guarda indietro e con la memoria si torna ai sedici anni, il cuore sembra ancora intatto, si è sofferto, sì, ma mai quanto si è sofferto dopo, le ferite sono visibili, sì, ma mai quanto i lividi provocati dagli anni successivi. C’è un coraggio, in quei sedici anni, che è incoscienza: beata, spudorata, fresca incoscienza. È con la stessa dirompenza che arriva il secondo singolo di Rebecca, Nella ruggine.

Sedicenne appena lanciata nel mondo della musica e che studia recitazione, canto e danza fin dall’infanzia, Rebecca Antonaci ha iniziato a scrivere canzoni durante il primo e duro lockdown, che ha riletto con acume e intelligenza, traendone una lezione fondamentale che ci si augura la guiderà sempre, ossia trasformare i momenti di difficoltà in grandi occasioni di creatività. La sua, poi, si esprime anche nel videoclip che accompagna Nella ruggine, in cui c’è lei dietro un vetro che si lascia bagnare da un getto d’acqua, mentre guarda dritto nella camera che la sta riprendendo e che infine è proprio lei a spegnere. Un gesto semplice, che riporta improvvisamente ad una dimensione di artigianalità dalla quale traspare la potenza dell’autenticità, come già aveva fatto in Sui tetti di Roma, primo solare singolo il cui videoclip la ritraeva su uno scooter in giro per la città, protagonista della canzone assieme a lei.

Nel testo, Rebecca si mostra capace di svelarsi senza timore di apparire vulnerabile, a riprova che per farlo ci vuole coraggio e, col senno di un’età ormai lontana dai sedici anni, incoscienza.
La giovane cantautrice racconta: “Nella ruggine è nata dall’esigenza di mettere su carta le mie insicurezze e le mie incertezze. A prevalere sono due sentimenti contrastanti, l’amore e la paura di buttarmi in una relazione, per evitare di soffrire. Ho scritto questa canzone dopo aver legato molto con una persona che ora è una parte di me ed è riuscita a cancellare la cicatrice che portavo nel cuore, rimasta bloccata nella ruggine”.

 

 

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