alternative rock

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Spidergawd.

23 Maggio – Init
In una calda serata di metà primavera, arriva il buon rock nordico!

Molti conosceranno senza dubbio i Motorpsycho, band norvegese con una sezione ritmica tra le più veloci e potenti in circolazione. Pochi, invece, sapranno che da un paio d’anni, 2/4 dei Motorpsycho si sono divertiti a mettere su una nuova formazione, gli Spidergawd, un po’ per gioco e forse senza neanche prendersi troppo sul serio, che in brevissimo tempo si è però guadagnata un consenso che va ben oltre i confini del Nord Europa. Del resto si sa, da quelle parti fa piuttosto freddo e gli inverni, oltre che rigidi, sono anche molto lunghi. Allora non c’è niente di meglio che chiudersi in una sala prove a suonare per ore.

L’idea di mettere su un progetto tra amici è venuto agli instancabili Bent Saether e Kenneth Kapstad (in ordine voce/polistrumentista e batteria dei Motorpsycho), accompagnati da Per Borten (voce e chitarra di Cadillac e New Violators, l’anima blues degli Spidergawd) e Rolf Martin Snustad (sax degli Hopalong Knut).

Il loro nome deriva da un brano contenuto nel disco d’esordio solista del 1972 di Jerry Garcia, voce e chitarra dei Grateful Dead, dai quali hanno ripreso un approccio psichedelico per la loro musica. Non è però solo la componente lisergica degli anni ‘60 e ‘70 a caratterizzare il suono degli Spidergawd: per potenza ed impatto sonoro, nei loro brani c’è una miscela esplosiva di rock’n’roll, stoner, free-jazz e blues, il tutto all’interno di una cornice che risulta orecchiabile sin dal primo ascolto. In sostanza, la fruibilità e la trasversalità della loro musica, unite ad un’impeccabile tecnica di base, li rende una band apprezzabile da un pubblico davvero eterogeneo.

Dalle primissime prove in studio sono nati i brani dell’omonimo album d’esordio (2014), che a pochi mesi di distanza ha visto il suo seguito nel secondo lavoro, ‘II’ (2015), entrambi per Crispin Glover Records. E se dall’ascolto dei loro album emerge chiaramente l’impressionante livello di energia ed euforia che i quattro mettono in gioco, regalando costantemente una palpabile sensazione di gioia e divertimento, dal vivo riescono a trasmettere tutto questo in maniera ancor più contagiosa(F.D.G.)

 

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