PROG ROCK / PSICHEDELIA

The Winstons

22 Gennaio – Angelo Mai
Preparare caschi e tute spaziali, please.

Attenzione, attenzione: se siete dei nostalgici, degli esploratori di galassie lontane lontane, degli hippies fuori tempo massimo, dei sognatori di altri mondi, questo messaggio è per voi. Se avete mai visitato la Terra del Grigio e del Rosa a bordo di teiere volanti, non potete far altro che fermare la vostra astronave all’Angelo Mai, il 22 gennaio.

Nell’ ambito del progressive rock, ci sono molteplici scuole di pensiero e modalità d’approccio. Tra queste, la scena di Canterbury è stata senz’altro quella più libera e creativa. Lontani dai virtuosismi di ELP o dalle velleità classicheggianti dei Genesis, questa comunità di autentici freaks praticava la più pura anarchia creativa, un radicale escapismo che si concretizzava in una forma musicale che univa la psichedelia al free jazz, l’elettronica alla ‘musica concreta’, e che per convenzione continuiamo a chiamare prog. A guidare questi fantasmagorici viaggi, la geniale follia di personaggi come Hugh Hopper, Kevin Ayers e Daevid Allen, che purtroppo per noi hanno abbandonato questa terra (ma ci piace pensare che siano semplicemente tornati a casa).

Tutto questo (doveroso) preambolo, per inquadrare le coordinate musicali entro cui si muovono i The Winstons, una delle più belle e gradite sorprese di questo neonato 2016. Un power trio formato da Enrico Gabrielli (Calibro 35, Mariposa) Roberto Dellera (Afterhours) e Lino Gitto e che si getta a capofitto e senza paracadute in questo caleidoscopio di suoni e suggestioni, per omaggiare (Gabrielli ha collaborato con Daevid Allen), ma anche per dare nuova linfa a sonorità ormai perdute.

Ovviamente, i tre, sono performer navigati ed estremamente dotati, quindi il loro approccio non è semplicemente calligrafico: s’intuisce una seria e vitale passione per la materia, una totale e viscerale adesione a quegli stilemi che porta l’intero progetto lontano dalla mera operazione amarcord.
Un album omonimo è stato già dato alle stampe e se dal vivo si riconfermerà almeno la metà di ciò ascoltato su disco, cominciate a preparare caschi e tute spaziali: il viaggio sarà lungo, intenso ed allucinato. (Angelo D’Elia)

Visione consigliata:

Pin It on Pinterest

Share This