ska punk

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I Vallanzaska hanno all’attivo 7 album.

16 Maggio – Le Mura
Ska per le nuove generazioni, con la verve degli esordi.

Irriverenti, allegri ed estremamente energici, a vederli oggi, i Vallanzaska, i loro 24 anni di attività se li portano egregiamente. Le loro infuocate esibizioni dal vivo non hanno perso la verve degli esordi e hanno contribuito, nel tempo, a delinearne la fama come ska band più importante d’Italia.

Nati, infatti, nel lontano 1991 come cover band dei Madness e degli Specials (numi tutelari dai quali, nel corso della loro lunga carriera, non si sono discostati completamente), con la tradizione dello ska e del rocksteady sempre nel cuore e nelle gambe, sono stati protagonisti di un percorso tutto loro, innestando sulle basi classiche un’attitudine demenziale del tutto italica, che rimanda direttamente alla scuola del mai troppo compianto Freak Antoni e dei suoi figli (illegittimi) Elio e le Storie Tese. È proprio con questi ultimi che, nel 1994, hanno diviso il palco per promuovere il loro primo album autoprodotto Otto etti di ottagoni netti, esordio bomba che ha delineato il loro sound, anche per gli anni a venire. La vera pietra d’angolo per gli appassionati di ska italiano è stata Cheope (1998), capace di confermare la freschezza e l’irriverenza dell’esordio, tra gioiosi inni al ‘fan(ska)zzismo’ e velate ed ironiche invettive contro il Sistema corrotto. Da lì, è stata un’ascesa che continua.

Sono ancora giovani, i Vallanzaska, e la loro ultima uscita discografica THEGENERAZIONE (2014), lo conferma pienamente. “M’han fregato il nome, ed è tutto dire… fregare Vallanzasca!”, dice di loro il bel Renè e, ammettiamolo, c’han fregato un po’ a tutti(Angelo D’Elia)

 

Datemi un palco per suonare

Nel 2004 il gruppo milanese diventa ‘Resident Band’ di SuperCiro, programma satirico di culto in onda su Italia1, e si trova a dividere la scena con comici ormai affermati come Luca e Paolo, Enrico Bertolino e Luciana Littizzetto. La loro sigla del programma, Sì sì sì, no no no, scala le classifiche. Da allora, la loro attività ha invaso anche spazi ‘colti’ come quelli del teatro, con artisti del calibro di Paolo Rossi e Dario Fo. Nel frattempo, la voglia di scatenarsi sul palco non ha conosciuto freni, arrivando nel 2008 a festeggiare il concerto numero 1000.

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