Blues

Watermelon Slim

Watermelon Slim

13 Luglio – Monk Circolo Arci
Se per suonare il blues è necessario aver vissuto e tribolato

A poco più di un anno dalla sua travolgente esibizione al Monk, in occasione del Mojo Station Blues Festival 2015, ritorna, questa volta all’aperto e sempre grazie all’impegno dell’associazione culturale Mojo Station, uno degli ultimi autentici esponenti della scuola del delta blues: direttamente da Clarksdale (Mississippi), Mr. Bill Homas, meglio conosciuto come Watermelon Slim.

Se per suonare il blues è necessario aver vissuto e tribolato, al nostro vecchio Slim non si può certo ricusare una mancanza di chilometraggio ed esperienza. Ha perlustrato in lungo e in largo le highways americane come camionista, ha vissuto sulla propria pelle gli orrori della guerra nell’inferno del Vietnam, è plurilaureato ed ha lavorato come cronista, si è esibito nel corso degli anni con nomi del calibro di John Lee Hooker, Champion Jack Dupree e Bonnie Raitt.

Un concerto di Watermelon Slim, è un vero viaggio di ritorno verso il cuore delle radici del blues: si esibisce da solo, la chitarra dobro poggiata di traverso, in funzione della sua sopraffina tecnica bottleneck (pensate a Ben Harper), qualche efficace incursione con una delle sue innumerevoli armoniche, e le sue corde vocali che distillano puro e fangoso gospel.

Per gli appassionati delle 12 battute, un’esperienza quasi mistica, che porterà ai limiti della commozione (come è successo al sottoscritto lo scorso anno), per i profani, un’occasione più unica che rara per farsi un’idea di cosa sia davvero il blues: niente jam, niente virtuosismi, solo un vecchio uomo con la sua chitarra che mette a nudo la propria anima tormentata. (Angelo D’Elia)

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