jazzcore

zu_articolo

3 Maggio – Init
Musica totale di fusione e contrasto.

Che gli Zu suonino il prossimo 3 maggio all’INIT, potrebbe anche non sembrare un evento. Si può pensare anche di non andare. Certo, tanto sono italiani e per di più di Roma, avremmo sicuramente altre occasioni; ma sarebbe un grave errore, oltre che un peccato musicale.

Insieme a Ufomammut, Morkobot, Ovo, gli Zu fanno parte di quella categoria di band che mantiene alto il nome dell’Italia in fatto di cultura di controtendenza e di eccellenze artistiche musicali, apprezzate anche all’estero. Un po’ come accadeva nei settanta con Area e PFM, il cui approccio musicale così fuori dagli schemi faceva ‘invidia’ agli artisti del mainstream provenienti dagli States.

Una band difficilmente catalogabile, il cui genere per lasciare ampio margine valutativo è stato definito jazzcore. Un math rock energico e imprevedibile, che sicuramente farà gola a tutti gli estimatori di band come Fantômas e artisti come John Zorn (celebri gli album The Director’s Cut e Naked City).

Dopotutto, che tipo di musica ci si può aspettare da un trio la cui conformazione strumentale già la dice lunga: un basso dai fuzz vulcanici, batteria macina rocce in tempi dispari e un sax baritono che tesse trame del terrore a suon di ‘scarabocchi sonanti’.

Una band di calibro internazionale, che ha collezionato numerose collaborazioni con artisti di ogni tipo, da Mark Greenway dei Napalm Death (band grindcore) a Peter Brötzmann (musicista free jazz), passando per produttori musicali quali Stave Albini e, non in ultimo, Mike Patton, che dal 2009 li ha voluti nella sua avanguardistica etichetta discografica Ipecac.

Domenica 3 maggio gli Zu presenteranno il loro ultimo album, Contar Todo, sempre prodotto dall’etichetta di Patton. Con il recente cambio nella line up e l’ingresso del batterista power-grind Gabe Serbian (già Locust e Retox), l’attitudine grind ha preso il sopravvento, consegnando all’album folli atmosfere tetre. Musica d’avanguardia senza piglio intellettualoide. Zu, un punto di vista da cui guardare le cose sotto nuova luce e prospettiva, una musica totale di fusione e contrasto. (Antonio Perruggino)

Pin It on Pinterest

Share This