Hard Pop

Management del Dolore Post-Operatorio

Management del Dolore Post-Operatorio

 

Non il male di vivere, ma la gioia di vivere male!

24 marzo 2017 – Alien

LIVE REPORT – Quelli della mia generazione ricordano l’Alien come una delle discoteche più seguite dai ragazzi anche giovanissimi che avevano la possibilità di ballare anche in orario pomeridiano. Parliamo di musica dance, house, techno. È stata quasi una sorpresa, quindi, sapere del concerto dei Management del Dolore Post-Operatorio in quello che negli anni ’90 è stato un vero e proprio tempio meta di pellegrinaggio. Ed è stato un concerto pazzesco sotto tutti i punti di vista.

Ironici, spregiudicati, freschi. I Management come li abbiamo conosciuti e come continuano ad essere, con le naturali evoluzioni che un essere umano deve avere per sopravvivenza. E ancora una volta hanno fatto centro. Una serata da ‘tutto è concesso’. Sia sul palco, nei testi taglienti della band, sia sotto il palco, dove si è andato avanti a pogo per tutto lo show. La formazione di supporto live ai sodali Romagnoli-Di Nardo, sempre dall’Abruzzo, gli ottimi IMuri, con i quali condividono l’attitudine punk rock. Stessa ottima proposta musicale, potente e aggressiva, stessa arguzia di Luca Romagnoli nello scrivere testi intelligenti e immediati, stessa presenza scenica teatrale e impattante del frontman.

In sostanza, dei Management non cambia l’approccio che li ha resi popolari da un certo pubblico. Per affrontare la vita “ci vuole stile” e continuano a dimostrarlo. Ora però, soprattutto con questo ultimo album, sono riusciti ad arrivare ad un pubblico più ampio, perdendo forse qualche estremista del settore musicale, qualche addetto oltranzista per il quale, se un gruppo apre a sonorità che virano verso il pop, automaticamente è da bollare come venduto al mercato discografico o addirittura finto.

I numeri parlano un’altra lingua, vista la folla accorsa al concerto. E se uno volesse guardare al di là del proprio naso, per quanto grosso sia, riuscirebbe a capire che è anche grazie a musicisti del genere che un certo tipo di musica riesce a resistere e a far breccia anche nei cuori delle nuove generazioni.
Si tratta del solito discorso estendibile ai disparati Agnelli, Elio, J-Ax, Fedez, Pelù e compagnia bella, che decidono di partecipare ai vari talent, tanto criticati quanto seguiti: forse è il caso di farsene una ragione. Se si vuole smuovere un po’ il sistema musicale da dentro, a volte si è anche costretti a scendere a patti col sistema stesso. Se si vuole smuovere un po’ il sistema musicale, a volte si è costretti a farlo dall’interno, di conseguenza a scendere a patti col sistema stesso.

Questi artisti ci guadagnano in visibilità e quindi in vendite? Non vedo quale sia il problema. E’ una parte del loro lavoro. Anche di questo, forse è il caso di farsene una ragione. E stasera i Management hanno pienamente dimostrato che riescono ad arrivare anche ad un pubblico di giovanissimi. La musica giusta è arrivata anche dentro di loro. E questo è un bene! Quindi, Lasciateci divertire! (F.DiG.)

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